CALENDAR 2024

Coming Soon!!!

UP CLOSE 2024

Find the amazing on your doorstep


Un mondo d’arte e creatività a due passi da casa

Second Life – BOOK LAUNCH 01.02.2023 @PHOTOBOOK CAFE LONDON

INFO HERE

https://www.eventbrite.co.uk/e/second-life-by-guido-bollino-tickets-516497817877?aff=ebdsoporgprofile

BOOK CATALOGUE HERE

https://photobookcafe-archive.co.uk/items/show/592

CALENDAR 2023

PEOPLE – Persone, storie, vite incontrate in anni di viaggi attraverso l’Asia.

CALENDAR 2022

UP CLOSE

UP CLOSE

Find the amazing on your doorstep

Artists, artisans and makers working and performing around Stoke Newington, Dalston and Hackney. Puppeteers, shadow theatre artists, globe makers, glassmakers, luthiers, represent a wonderful and authentic parallel reality, hidden in the city of London. They proudly defend their artistic districts, now at risk of disappearing under the pressure of the new urban redevelopment plans.


UP CLOSE

Un mondo d’arte e creatività a due passi da casa

Burattinai, artisti del teatro delle ombre, produttori di mappamondi, vetrai, liutai, artisti e artigiani che operano a Londra nei dintorni di Stoke Newington, e Dalston. Impegnati nei loro studi, spesso in angusti angoli di vecchie costruzioni industriali, difendono con orgoglio i loro distretti artistici, nati venti o trent’anni fa e ora a rischio di scomparire sotto la pressione dei nuovi piani di riqualificazione urbana.

Aung San

La strada tra Old Bagan e Nyaung all’alba veniva invasa dalla luce del sole e da tutto quel groviglio indistinto di persone che iniziavano la loro giornata. Mi fermavo spesso sul ciglio di quella strada in un minuscolo tea shop gestito da un energico ometto sempre intento a friggere e preparare lapei, un luogo eccezionale per scattare fotografie comodamente seduti ad un tavolino sorseggiando un tè. Come sempre, nei luoghi che frequento e nei quali sono accettato senza troppi problemi, non insisto nel fare foto ai proprietari, a meno che non lo vogliano, ed era stato lui una mattina a chiedermi questo suo “ritratto” che non poteva prescindere, a suo dire, da un altro ritratto, il ritratto del suo eroe, nonché eroe di tutto il Myanmar: Aung San. Padre della nazione e padre di Aung San Suu Kyi, fatto uccidere dal suo rivale U Saw pochi mesi dopo aver dichiarato l’indipendenza della Birmania. Un uomo che, avendo avuto contatto con il potere per così poco tempo, non si era lasciato macchiare da tutto quello che l’esercizio del potere porta con sé, un eroe puro il cui ritratto, come il ritratto di sua figlia, poteva restare in quel momento ben esposto in ogni casa in Myanmar, mentre fino a qualche tempo prima doveva essere nascosto. Notizie sempre più drammatiche arrivano dal Myanmar e non possono che far temere per le possibili evoluzioni di un momento così delicato. Nella speranza che non si torni a tempi bui in cui il possesso di un ritratto possa mettere in pericolo la propria vita e quella dei propri cari, un pensiero va allo straordinario popolo birmano.

Moustache Brothers

01/02/2021

Ho incontrato Lu Maw una mattina nella sua casa a Mandalay, qualche giorno dopo aver assistito ad uno dei suoi spettacoli con i Mustache Brothers. Abbiamo parlato, per quanto riuscivamo a capirci, della satira e del regime, delle rappresentazioni che con l’ironia deridevano il potere e del carcere che lui e i suoi fratelli avevano dovuto subire come conseguenza dei loro affronti e che aveva portato alla morte di uno di loro, Par Par Lay. Grazie all’appoggio internazionale erano riusciti a riconquistare un po’ di libertà ma a patto di significative rinunce. Una tra le più dolorose era stata quella di tradurre i loro spettacoli in inglese e di realizzarli solamente presso la loro abitazione, in un teatrino improvvisato nel garage. Questo aveva depotenziato incredibilmente le loro performances, riducendole a rappresentazioni folkloristiche per turisti, separandoli definitivamente dal loro reale pubblico, la gente dei villaggi che l’inglese non lo conosce e che grazie a loro aveva imparato a ridere della paura. Gli ho parlato del mio progetto, delle foto scattate all’alba, del risveglio del Myanmar in quello che all’epoca sembrava un nuovo periodo di pace. Così ci siamo messi a pensare a quale immagine potesse rappresentare meglio il nostro incontro. Poi l’idea di Lu Maw. Si sarebbe messo dietro la serranda del garage, quello che in qualche modo era diventato il suo nuovo carcere e da dietro quelle sbarre si sarebbe inventato qualcosa. Quando vide la foto iniziò a ridere e gridare Viking! Viking! Anche quella volta era riuscito a strappare un sorriso nonostante quelle sbarre, anzi usandole come elemento della sua ironia. In queste ore di incertezza e di paura in cui le notizie si sovrappongono e contraddicono, il mio pensiero va al meraviglioso popolo birmano, a Lu Maw e a tutte le persone che ho avuto la fortuna di conoscere.

Robert Peroni

Robert ci ha ospitati nella sua Casa Rossa e ha supportato immensamente il progetto Traces, una delle esperienze più totalizzanti che ci siano mai capitate. La Casa Rossa era il punto di riferimento al quale tornare dopo i giorni vissuti con le famiglie locali in sperduti villaggi nella Groenlandia dell’est.
Quello che Robert ha fatto nei lunghi anni vissuti a Tasiilaq per la popolazione locale richiederebbe ben più di un post per essere descritto. Ovunque ci si spinga in Groenlandia il rispetto delle persone nei suoi confronti è immenso.
Robert è una persona di una forza e di una determinazione che vanno ben oltre la normalità, tra le sue varie imprese basti ricordare che ha attraversato la Groenlandia da costa a costa in autonomia con solo una bussola ed un sestante (il GPS non esisteva ancora). E come lui la popolazione dell’Angmagssalik, abituata ai venti gelidi e al buio della notte artica, ha dimostrato nel tempo una tenacia che è difficile anche solo immaginare per chi non abbia mai provato a vivere lì. Non ho dubbi che sia Robert sia le poche migliaia di abitanti della Groenlandia dell’est riusciranno a superare anche questo strano inverno. Ma per chi volesse essere più vicino a questa immensa, e al tempo stesso minuscola, parte di mondo, consigliamo, oltre alla campagna al link https://the-red-house.com/en/home-en.html, di leggere i libri di Robert (si trovano in ogni formato) che vi accompagneranno tra i ghiacci e le usanze di questa popolazione meravigliosa e che magari vi faranno venir voglia di partire alla volta della Groenlandia dell’est, quando si potranno nuovamente raggiungere le sue coste.

A presto Robert…

0031-DSC_1267-Modifica-Modifica-Modifica
0466-DSC_7142-Modifica-Modifica
0545-DSC_7185-Modifica-Modifica
0793-DSC_7349-Modifica-Modifica
0816-DSC_1825-Modifica-Modifica
0999-DSC_7393-Modifica-Modifica
1045-DSC_2006-Modifica-Modifica
1336-DSC_7542-Modifica
1528-DSC_2306-Modifica-Modifica
1559-DSC_2327-Modifica-Modifica-Modifica
1704-DSC_2412-Modifica
1886-DSC_2510-Modifica-Modifica
1916-DSC_7778-Modifica-Modifica
1940-DSC_2527-Modifica-Modifica
1953-DSC_2540-Modifica
2301-DSC_2652-Modifica-Modifica
2389-DSC_8103-Modifica-Modifica
2665-DSC_2765-Modifica-Modifica
3191-DSC_3124-Modifica-Modifica
3306-DSC_3239-Modifica-Modifica
3413-DSC_8452-Modifica
3564-DSC_8508-Modifica-2-Modifica-Modifica
previous arrow
next arrow

CALENDAR 2021

BIANCO

The project explores places, crafts, arts, realities, all united by the immateriality of the colour white. Sometimes explicitly present, as in the rarefied reflections of the Venetian lagoon or in the marble quarries of Carrara, other times just a reminder, as in the artisan paper mills of Fabriano or in the places of the White War in the Dolomites. Sometimes a material from which to create, like the plaster of the art replicas in the plaster cast workshops, other times the end of a long process, like the poisonous white lead, produced from the metal extracted in the mines and used in the past for paintings and frescoes.

***

Bianco is an unusual journey to Italy, which connects distant places and contexts, belonging to different realities, all however linked by the presence of this colour.

Il progetto esplora luoghi, mestieri, arti, realtà, tutti accomunati dall’immaterialità del colore bianco. A volte esplicitamente presente, come nei rarefatti riflessi della laguna veneta o nelle cave di marmo di Carrara, altre volte solo un richiamo, come nelle cartiere artigianali di Fabriano o nei luoghi della Guerra Bianca sulle Dolomiti. A volte un materiale dal quale creare, come il gesso delle repliche d’arte delle gipsoteche, altre il fine di un lungo processo, come il velenoso bianco di piombo, prodotto dal metallo estratto nelle miniere e usato in passato per pitture e affreschi. Un inusuale viaggio in Italia, che ne connette luoghi e contesti lontani, appartenenti a realtà distanti fra loro, tutti però in qualche modo legati dalla presenza di questo intangibile colore.

NEW WORKS ONLINE! 70th CHINESE REVOLUTION ANNIVERSARY and TRACES UPDATE

Pictures taken between China and Hong Kong during the 70th anniversary of the revolution. Opposite worlds with opposite reactions to the exponential growth of the chinese military power and its ambitions of hegemony.

AND

NEW PHOTOS ONLINE! SEE TRACES AND AROUND THE WORLD GALLERIES

CALENDAR 2020

CINA PASSATO PROSSIMO

Cina Passato Prossimo è un progetto fotografico che esplora il rapporto che la Cina odierna ha con il proprio passato – recente e lontano nel tempo – e come antiche usanze, tradizioni ed eredità di epoca maoista siano riflesse nella vita quotidiana di un paese che oggi appare totalmente proiettato al futuro.

Il passato e le tradizioni sono parte fondamentale della narrazione che una nazione dà di sé e lo sono ancora di più in paesi con un forte governo centrale. In Cina, in particolare, la narrazione e la rappresentazione della storia e delle tradizioni sono cambiate molto nel corso della storia recente. In epoca imperiale il passato millenario costituiva la forza, l’ispirazione e la guida per il futuro del paese ed il presente non doveva essere che una conservazione e una prosecuzione della tradizione.

In epoca maoista invece si assistette a un totale rifiuto di quel passato, ritenendo che molto di quello che l’epoca imperiale aveva portato con sé, comprese anche le tradizioni e usanze più banali, aveva condotto alla disfatta del paese e all’onta delle invasioni da parte di potenze straniere. All’eliminazione del passato imperiale corrispose la narrazione di un nuovo inizio della nazione guidata dal Grande Timoniere Mao.
Oggi, con il paese totalmente proiettato verso un futuro considerato prospero e dominante, si assiste ad un recupero delle tradizioni e del passato prerivoluzionario, che torna ad essere il riferimento all’origine della grandezza del paese, accostato al recente passato maoista, conservato sicuramente più iconograficamente che nella sostanza delle iniziative governative.

L’osservazione di questo accostamento di narrazioni, spesso in contraddizione tra loro, nel tentativo di trovare un filo conduttore che riesca faticosamente a tracciare un racconto coerente della storia del paese, offre uno spunto per un’analisi più complessiva della nazione Cina e, in generale, di quanto la rappresentazione del proprio passato sia funzionale ai piani presenti e futuri di un paese.

Pages:1234»